Il Parlamento Veneto: “il Governo della Turchia non sospenda la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo”

lepantoNon si tratta certamente di un nuovo episodio in chiave moderna dei conflitti turco-veneziani del 16° e 17° secolo né di una riproposizione della battaglia di Lepanto, ma quanto approvato dal Parlamento Veneto lo scorso 21 luglio implica senz’altro una forte presa di posizione della Repubblica Veneta nei confronti dei recenti fatti avvenuti in Turchia.

L’organo legislativo veneto ha infatti approvato una risoluzione di condanna del genocidio armeno del secolo scorso (approdata al dibattito parlamentare dopo un lungo iter legislativo che aveva visto nelle settimane scorse anche l’approvazione della I. Commissione parlamentare affari esteri), nella quale, a fronte degli ultimi avvenimenti, il Parlamento Veneto ha anche espresso preoccupazione per la annunciata sospensione della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo decretata dal governo turco, auspicando che la stessa venga ripristinata nel più breve tempo possibile.

Tale atto, secondo quanto previsto dall’art. 8 della risoluzione, sarà trasmesso dal Presidente Gianluca Busato a Mr Thorbjřrn Jagland – General Secretary of the Council of Europe, al governo e al parlamento della Repubblica di Armenia nonché al governo e al parlamento della Repubblica di Turchia.

Nell’ultima seduta di luglio, il Parlamento Provvisorio della Repubblica Veneta, oltre a tale risoluzione ha approvato diversi importanti atti, che riguardano attività sia in ambito interno (tra cui la conversione in legge del decreto governativo sull’Anagrafe della Repubblica Veneta) sia in ambito internazionale, con l’istituzione del Movimento Veneto di Liberazione, la ratifica della Convenzione-Quadro per le protezione delle minoranze nazionali (sulla base dell’accordo di Strasburgo del 1995).

Oltre alla risoluzione citata in premessa, è stata infine anche approvato un atto di censura delle entità politiche venete autonominate e autoreferenziali che agiscono in modalità spesso goffa e incompatibile con quanto previsto dal diritto internazionale.

Di seguito riportiamo l’elenco di tutti gli atti approvati dal Parlamento il 21 luglio scorso:

Ufficio Comunicazione – Repubblica Veneta

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